Decreto Attuativo Transizione 5.0: testo, Finanziamenti e Novità

Il tanto atteso decreto attuativo Transizione 5.0 è finalmente realtà. Con la pubblicazione ufficiale del testo, il Piano Transizione 5.0 entra nella sua fase operativa, offrendo alle imprese italiane nuove opportunità di innovazione, digitalizzazione ed efficienza energetica. In questo articolo analizziamo in dettaglio il contenuto del decreto attuativo 5.0, le misure previste e le modalità per accedere ai fondi messi a disposizione per l’Industria 5.0.

Decreto attuativo Transizione 5.0: pubblicazione e fondi

Il decreto attuativo Transizione 5.0 è stato pubblicato ufficialmente il 6 agosto 2025 sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), dopo settimane di attesa da parte di aziende, professionisti e operatori del settore. Il decreto rappresenta l’attuazione pratica dell’articolo 38 del Decreto-Legge n. 19/2024, che ha istituito il Piano Transizione 5.0 nell’ambito delle misure del PNRR, con una dotazione complessiva di 6,3 miliardi di euro in crediti d’imposta. È possibile accedere ai fondi a determinate condizioni.

Il testo del decreto attuativo 5.0 definisce le modalità di accesso, i requisiti tecnici, le percentuali di incentivo, nonché i criteri per la valutazione degli investimenti ammissibili. La pubblicazione ha segnato l’avvio ufficiale della fase operativa del programma, aprendo la strada alla possibilità per le imprese di iniziare a presentare i progetti di investimento in ottica 5.0.

Di recente sono state inoltre aggiornate le F.A.Q. relative al decreto.

 

Cosa prevede il decreto 5.0

Il decreto 5.0 introduce una serie di novità importanti rispetto al precedente Piano Transizione 4.0, aggiungendo una forte componente legata alla sostenibilità ambientale e alla riduzione dei consumi energetici. Vediamo nel dettaglio cosa prevede il testo del decreto attuativo Transizione 5.0:

  1. Oggetto dell’incentivo

Il decreto prevede un credito d’imposta per gli investimenti effettuati in beni materiali e immateriali nuovi, funzionali alla trasformazione digitale dei processi produttivi e in grado di garantire un risparmio energetico minimo. I beni devono essere interconnessi e integrati nei sistemi aziendali, in linea con i principi dell’Industria 4.0, ma con l’aggiunta di una componente di efficienza energetica misurabile.

  1. Requisito di risparmio energetico

Per essere agevolabili, i progetti devono garantire:

  • un risparmio energetico pari almeno al 3% dei consumi complessivi dell’unità produttiva;
  • oppure un risparmio energetico pari almeno al 5% dei consumi riferiti ai processi interessati dall’investimento.

Questo requisito rappresenta il principale elemento di discontinuità rispetto al piano precedente e punta a favorire una transizione ecologica reale dell’industria italiana.

  1. Aliquote del credito d’imposta

Le aliquote sono differenziate in base al livello di risparmio energetico ottenuto:

  • 35% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 15% per la quota tra 2,5 e 10 milioni;
  • 5% per la quota tra 10 e 50 milioni.

Se l’intervento produce un risparmio energetico maggiore rispetto ai minimi richiesti, le aliquote possono essere aumentate, incentivando così le imprese più virtuose.

  1. Spese ammissibili

Il decreto attuativo Industria 5.0 include tra le spese ammissibili:

  • beni strumentali nuovi 4.0 interconnessi;
  • software e sistemi digitali;
  • spese per la formazione del personale;
  • interventi di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili (es. impianti fotovoltaici);
  • sistemi di monitoraggio e controllo dell’energia.
  1. Durata e tempi

Gli investimenti devono essere realizzati a partire dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2025, con possibilità di completamento entro il 30 giugno 2026 in caso di acconti del 20% versati entro la fine del 2025.

Decreto attuativo Industria 5.0: come accedere ai finanziamenti

Accedere ai benefici previsti dal decreto attuativo Industria 5.0 richiede il rispetto di specifici passaggi burocratici e tecnici. Di seguito, una guida semplificata al processo:

  1. Valutazione preliminare

Le imprese devono predisporre una diagnosi energetica conforme ai criteri dell’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile). Questa diagnosi serve a identificare i consumi attuali e il potenziale risparmio energetico derivante dagli investimenti.

  1. Progetto di investimento

Occorre definire in dettaglio il progetto, includendo le tecnologie da acquistare, i risparmi attesi, la formazione del personale e l’eventuale installazione di impianti fotovoltaici o sistemi smart per l’energia.

  1. Certificazione ex ante

Prima dell’inizio dei lavori, è obbligatorio ottenere una certificazione ex ante da un valutatore indipendente accreditato, che attesti il rispetto dei requisiti tecnici ed energetici.

  1. Realizzazione e interconnessione

Una volta approvato il progetto, si procede con l’acquisto e l’interconnessione dei beni, la formazione e l’implementazione delle misure di efficientamento.

  1. Certificazione ex post e richiesta credito

A conclusione dell’investimento, una certificazione ex post confermerà il raggiungimento degli obiettivi. Solo a questo punto si potrà accedere formalmente al credito d’imposta, da utilizzare in compensazione in F24 in 5 quote annuali.

Per navigare con successo tra burocrazia, documentazione tecnica e adempimenti fiscali, puoi scrivere a Più Sviluppo. Seguiamo tutto il percordo, dall’inizion alla fine

 

Contattaci, valutiamo gratuitamente se la tua azienda può accedere ai finanziamenti

 

Articoli simili che ti potrebbero interessare

News

Smart Factory: cos’è la fabbrica intelligente

Leggi di più

News

Le differenze tra Industria 4.0 e 5.0: cosa cambia

Leggi di più
Lindsay
Efucatt
Bra Servizi
Rexroth
Princess
De Vizia
Acqua Azzurra
Eco Green
Intermizoo
Gruppo Fiori
Ergon
Cobalm
Fiorenzo
Balluff
Prato Nevoso
Ferrara Quarzi
Azimut
Fibro S.p.A
Thermoforming
Arte Hytos
ODK
Cecomp
Club fruit
Mancuso Gelati
Club degli investitori
Elfin
Fish and Ginr
Lma
Marazzato
Electrical Marine
Fantolino
Idea ricamo
Aro Hytos
Officina F.lli Bertolotti
Nero sicilia
Dierre
Movi
Insit
Cemental
Olivero
Unione Industriali Torino
Geass